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Apple I ed Apple II: le origini

Ad ogni keynote, Apple stupisce i propri fan con prodotti sempre più ricercati, ma come è nato tutto questo? Breve storia dei primi due prodotti della storica azienda.

Andrea Scianò Andrea Scianò 09 Set 2019 · lettura da 5 min
Apple I ed Apple II: le origini

Dato che domani, 10 Settembre 2019, Apple presenterà, come consuetudine allo Steve Jobs Theater all’interno dell'Apple Park, le proprie novità durante il suo keynote, non potevamo ignorare l'evento ed abbiamo deciso di strizzargli l'occhio.

Prima di continuare, volevamo informare che grazie a Valerio Galano ed al suo progetto di podcasting Pensieri in codice, questo articolo è disponibile anche sottoforma di podcast; ciò significa che se siete pigri e non avete voglia di leggere, basta premere play qui sotto per ascoltare quanto riportato nell'articolo:

Word Processor: dagli albori ai giorni nostri

Questione di stile

La pubblicità dell'Apple II con il ragazzo completamente nudo che si copre solamente con il suo computer (immagine di riferimento di questo post), ci ha fatto sorridere non poco. Il titolo tradotto letteralmente significa:

Stiamo cercando il modo più originale di usare una Mela sin dai tempi di Adamo

alludendo alla tentazione del peccato originale. 😅

Dobbiamo però contestualizzare il tutto, altrimenti non riusciamo a cogliere il gioco di parole: abbiamo scritto Mela con la lettera maiuscola (che in inglese si scrive Apple) non a caso, bensì per sottolineare che nel titolo in inglese, esso è usato come nome proprio, creando appositamente l'ambiguità tra il frutto mela (apple) 🍏 ed il nome dell'azienda (Apple).

Un po' di storia

Nel 1976, i pionieri Steve Wozniak e Steve Jobs iniziano a vendere il loro Apple I (Apple one), microcomputer fatto di una sola scheda madre, commercializzato sotto forma di kit nei negozi di computer, che necessitava di una tastiera, un televisore e un registratore per salvare i dati: avete capito bene, era tutto escluso, da montare soli! 🙃

Un mese dopo, Wozniak inizia a lavorare ad una nuova versione che prenderà il nome di Apple II (Apple two). Grazie all’arrivo di Mike Markkula, investitore dell'epoca, il duo riuscì a completare il progetto, creando un computer molto più raffinato, accessibile a tutti e che fosse facilmente utilizzabile da chiunque appena tolto dalla confezione.


Steve & Steve al lavoro

La nuova macchina a 8 bit fu così racchiusa in un contenitore, realizzato da Jerry Manock, che conteneva la scheda madre sotto la tastiera, e che aveva il corpo centrale in posizione più alta, in modo da ottenere lo spazio per posizionare le schede di espansione.
Altri particolari erano la tastiera inclinata per facilitare la battitura dei tasti ed il contenitore realizzato per la prima volta in plastica e successivamente in ABS. Fu presentato al pubblico nell'Aprile del 1977 e per promuoverlo la compagnia decise di creare un nuovo logo ufficiale: l’immagine stilizzata di una mela morsicata, colorata con 6 strisce orizzontali di diverse tonalità.

Chiamato Apple ][ sui primi modelli, o Apple // su altri, nel rispetto dello spirito pirata del tempo, l'Apple II poteva, a scelta, essere acquistato anche sotto forma di semplice scheda-circuito, come il suo predecessore.

Questo nuovo modello siglò l'inizio del boom di vendite per i personal computer, ed alla fine degli anni '70 Apple era in testa a tutti i produttori di PC. Utilizzava un chip MOS 6502 per la sua CPU, veniva venduto in dotazione con 4 KB di RAM al prezzo di 1298$, ma poteva essere esteso fino a contenere 48 KB al prezzo di 2638$.

Vi era preinstallato un antenato di quello che possiamo chiamare oggi sistema operativo, il Woz Integer BASIC su ROM - da notare il prefisso Woz, dal cognome Wozniak, co-fondatore assieme a Steve Jobs - un interprete preinstallato sul computer scritto interamente da lui! Il PC supportava grafica e monitor a colori, mentre la memoria esterna era originariamente su nastro a cassetta, ma in seguito Apple introdusse un'unità floppy disk esterna.


Nastro Apple per il caricamento di BASIC: i nastri fungevano da memoria esterna prima dell'introduzione dei floppy disk

Apple II con unità floppy

Tra le caratteristiche più importanti dell'Apple II c'erano i suoi 8 slot di espansione sulla scheda madre: questo permetteva ai geek dell'epoca, di aggiungere altre schede prodotte da Apple o da molti altri distributori che nacquero rapidamente. Le schede includevano controller per floppy disk, schede SCSI, schede video e schede emulatore CP / M o PASCAL.

Un po' di dati

Nel 1979, anno della pubblciità di cui parlavamo all'inizio, Software Arts introdusse il primo foglio di calcolo per computer: Visicalc per Apple II. Questa killer application divenne estremamente popolare e non fece altro che incrementare le già numerose vendite di questa macchina.

L'Apple II subì numerosi miglioramenti e upgrade durante il suo periodo di vita: nel 1984, anno di uscita del Macintosh, ne erano state venduti oltre 2 milioni, un successo straordinario! 😱

Fra i punti di forza dell’Apple II ci fu la decisione di rendere pubbliche tutte le funzioni del software, così facendo gli sviluppatori potevano scrivere programmi per il computer riuscendo a sfruttarne appieno le potenzialità.

Solo nel tardo 1993 la Apple cessò definitivamente la produzione dei computer della serie Apple II. 🏴‍☠️