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Cosa sono i word processor? Come sono nati?

I primi word processor erano dispositivi autonomi dedicati a tale funzione; fortunatamente ora...

Andrea Scianò Andrea Scianò 02 Set 2019 · lettura da 5 min
Cosa sono i word processor? Come sono nati?

Un word processor (o WP) è un programma o dispositivo che permette la modifica, la formattazione e l’elaborazione di un testo.
I primi word processor erano dispositivi autonomi dedicati a tale funzione; fortunatamente ora non abbiamo più bisogno di comprare un computer dedicato per svolgere questa attività: gli attuali WP sono programmi di elaborazione testo eseguiti su computer di uso generale.
I word processor non nascono con l’informatica, ma si sono sviluppati ed evoluti grazie alle esigenze degli scrittori, per poi congiungersi con il mondo dei computer solo in seguito. La storia degli elaboratori di testo è la storia della graduale automazione riguardo gli aspetti fisici della scrittura e del perfezionamento della tecnologia per renderla disponibile alla società.
Il termine word processor è entrato negli uffici americani nei primi anni '70 e si basava sull'idea di riorganizzare i dattilografi. Questo concetto si è pian piano trasformato, ponendo l’attenzione sull’editing automatico di un testo.
Inizialmente, i progettisti dei primi word processor, combinavano tecnologie esistenti con quelle emergenti, per sviluppare apparecchiature autonome, creando un nuovo business, distinto dal mondo emergente dei personal computer.

Cenni storici

Nel corso della storia distinguiamo 3 tipi di word processor: meccanico, elettronico e software.

WP meccanici

Il primo dispositivo per l’elaborazione testi (simile ad una macchina da scrivere) fu brevettato da Henry Mill ed era in grado di

"scrivere in modo così chiaro e accurato da non poterlo distinguere da una macchina da stampa".

Siamo alla fine del XIX secolo e Christopher Latham Sholes creò quella che si può definire la prima macchina da scrivere, sebbene fosse di grandi dimensioni.
Questi sistemi meccanici non potevano "elaborare il testo", potevano giusto cambiare spaziature, riempire vuoti o saltare linee.
Fu solo decenni dopo che l'introduzione dell'elettricità (e quindi dell'elettronica) nelle macchine da scrivere, cominciò ad aiutare lo scrittore in modo sostanziale.

WP elettronici

Alla fine degli anni '60, IBM aveva sviluppato IBM MT / ST (Magnetic Tape / Selectric Typewriter).
Era un modello di macchina da scrivere IBM Selectric, modificato in modo che contenesse una propria scrivania, integrando le funzionalità di registrazione e riproduzione del nastro magnetico. Questo dispositivo permetteva di riscrivere il testo che era stato registrato su un nastro e l’utilizzatore poteva anche passare il nastro ad un'altra persona, per consentirne la modifica o la copia: una specie di antenato di Google doc! 😲 Fu una vera rivoluzione per l'industria degli elaboratori di testo.
Nel 1969 i nastri furono sostituiti da schede di memoria magnetiche ed all'inizio degli anni '70, l'elaborazione dei testi si spostò su computer (erano dispositivi appositi, come detto in precedenza non vi era la possibilità di eseguire altri programmi). Poco prima dell'arrivo del Personal Computer (PC), IBM sviluppò il floppy disk e, sempre nello stesso periodo, furono progettati sistemi di elaborazione testi con display CRT (i primi monitor a tubo catodico) per la modifica su schermo. 📺

A quel tempo, questi sistemi stand alone di elaborazione testi erano progettati, costruiti e commercializzati da diverse aziende pionieristiche. Una di queste era la Linolex Systems, fondata nel 1970 da James Lincoln e Robert Oleksiak, la quale basava la sua tecnologia su microprocessori, unità floppy e software. Con circa 500 sistemi installati presso i loro clienti, Linolex Systems vendette 3 milioni di unità nel 1975 - un anno prima della nascita dell’Apple Computer.
Un’altra azienda pionieristica fu Vydec, che creò, nel 1973, il primo elaboratore di testi moderno: il Vydec Word Processing System.
Aveva funzioni multiple integrate, come la possibilità di condividere il contenuto tramite dischetto e stamparlo. Il sistema veniva venduto all'epoca per 12.000$ (circa $ 60.000$ di oggi). 😱

La Redactron Corporation, fondata da Evelyn Berezin nel 1969, progettò e realizzò sistemi di editing, tra cui macchine da scrivere / correggere, unità a cassette e schede, e infine un elaboratore di testi chiamato Data Secretary. La Burroughs Corporation acquisì Redactron nel 1976 (in foto il loro word processor Redactor II).

La svolta si ebbe con un sistema basato su monitor CRT creato da Wang Laboratories, poiché divenne uno dei più popolari negli anni '70 e nei primi anni '80.
Wang mostrava il testo su schermo e incorporava praticamente tutte le caratteristiche fondamentali dei word processor come li conosciamo oggi. Era una vera macchina da ufficio, accessibile da organizzazioni come studi legali di medie dimensioni, facilmente apprendibile e gestita da personale di segreteria.

È in questa fase che l’espressione word processor inizia rapidamente a riferirsi a macchine basate su CRT simili a quelle di Wang.
Ne emersero numerose di questo tipo, in genere commercializzate da società famose per le loro apparecchiature da ufficio, come IBM, Lanier, CPT e NBI.
Tutti erano sistemi specializzati, dedicati e proprietari, con prezzi che si aggiravano intorno ai 10.000$: i personal computer per uso generico e a basso costo, erano ancora degli hobby...

Lo step finale nell'elaborazione dei testi arriva con l'avvento del PC alla fine degli anni '80 e con il relativo sviluppo del software.

WP software

Nel dicembre 1976, veniva messo in vendita Electric Pencil, di Michael Shrayer Software - il primo word processor appositamente sviluppato per un microcomputer.
Nel 1978, WordStar fa il suo esordio sul mercato per poi diventarne il dominatore.
A metà degli anni ‘80, WordPerfect prende il suo posto grazie ad una importante caratteristica che lo rendeva differente dal suo predecessore: manteneva i comandi chiave fuori dallo schermo, ponendo invece l'attenzione sulle parole.

La maggior parte dei primi software di questo tipo, richiedeva che gli utenti memorizzassero combinazioni di tasti semi-mnemonici anziché avere comodi bottoni quali "copia" o "grassetto", come siamo abituati oggi.
Come se non bastasse, si deve ricordare che molti dei primi PC non avevano nemmeno un cursore! 😑

Tuttavia, la differenza di prezzo tra gli elaboratori dedicati esclusivamente al word processing ed i PC generici, il valore aggiunto che portavano alcuni software, come i primi fogli di calcolo antenati di Excel quali VisiCalc e Lotus 1-2-3, erano così avvincenti, che i personal computer e i software di elaborazione testo diventarono una seria concorrenza per le macchine dedicate, fino a prendersi il predominio del mercato.

Alla fine degli anni '80 uscirono importanti innovazioni, come l'avvento delle stampanti laser, un approccio "tipografico" all'elaborazione testi (in gergo si dice WYSIWYG - What You See Is What You Get - Quello che vedi su schermo è il risultato che ottieni), display bitmap con più caratteri (introdotti dal computer Xerox Alto e dal programma di word processing Bravo) e interfacce utente grafiche con funzionalità quali "copia” e “incolla" (altra innovazione Xerox PARC, con il word processor Gypsy).

L’esplosione definitiva, si ebbe con i mitici MacWrite su Apple Macintosh nel 1983 e Microsoft Word su PC IBM nel 1984: questi pezzi di storia sono probabilmente i primi veri word processor WYSIWYG conosciuti in tutto il mondo. 😍